Municipium: app dal cuore open
Municipium, un’app pensata non solo per mettere in comunicazione cittadini e amministrazioni locali, ma anche per offrire servizi. Attraverso questa applicazione i comuni che sottoscrivono l’abbonamento annuale possono inviare notizie ed eventi, ricevere segnalazioni, mettere a disposizione il calendario della raccolta differenziata e i punti di interesse del proprio territorio (servizi, associazioni, ecc). Un’app con un cuore e una filosofia di sviluppo open source.
L’idea
Il progetto nasce a fine 2012 da una intuizione che è andata strutturandosi attraverso un dialogo con una quindicina di amministrazioni locali e diverse decine di cittadini. “L’analisi e la ricerca di mercato – spiega Alessandro Berti, uno degli ideatori del progetto – è durata diversi mesi finché non abbiamo trovato un Comune seriamente interessato a partire, il Comune di Mozzecane a Verona, con il quale abbiamo ufficialmente dato il via e “battezzato” il progetto mettendolo on line sugli store nel dicembre del 2013.”
L’app è sviluppata per sistemi Android e IOS coniugando diversi linguaggi di programmazione open source come Ruby on rails, Javascript e Swift, da poco diventato libero.
Il prodotto è venduto ai comuni con una licenza annuale che comprende tutte le funzionalità, l’assistenza e gli aggiornamenti. Per questo l’app è resa disponibile gratuitamente per tutti i cittadini e senza banner pubblicitari
I risultati
Il progetto è in costante crescita ed è riuscito ad andare oltre le barriere geografiche grazie alla chiarezza e trasparenza che è stata portata avanti anche attraverso il sito www.municipiumapp.it. Le amministrazioni che hanno scelto Municipium App sono sparse in tutta Italia (dalla Puglia alla Lombardia e il Veneto). “La risposta è positiva – continua Berti – e non c’è amministratore locale che non resti entusiasta della nostra soluzione quando ne viene a conoscenza. Spesso capita che l’amministratore faccia fatica a far partire il progetto per i più svariati motivi, non solo quelli legati alle risorse di bilancio, ma anche di tipo burocratico. Per quello noi siamo anche disponibili ad aiutare il Comune a individuare la strada migliore per partire con il servizio e dare tutte le possibilità burocratiche possibili da percorrere.”
Il modello di business
Gli sviluppatori del progetto oltre a lavorare e utilizzare librerie open source, partecipano attivamente allo sviluppo di questi linguaggi correggendone eventuali bug, migliorandone le prestazioni, realizzando nuove feature che poi le rimettono a disposizione di altri sviluppatori. Impegno che l’azienda mette in primo piano come sottolinea Marco Anderle, un altro fondatore del progetto Municipium: “Diversi sviluppatori sono free lance e partecipano attivamente ad attività di community. Noi lo riteniamo come prerequisito fondamentale: la curiosità e la volontà di essere sempre aggiornati è un plus al quale non vogliamo che lo sviluppatore smetta di pensare.”
Tutto inizialmente si è concentrato investendo molto sulle competenze dei fondatori, nonché sulle energie e disponibilità personali. Il primo ritorno lo si è avuto con l’incasso della prima licenza che è andata a coprire in parte i costi di sviluppo e i primi costi tecnici.
I prossimi passi
L’azienda che produce quest’app nasce informalmente a fine 2012 e con l’obiettivo di creare un servizio completo, in costante sviluppo e assistito per il Comune. Quest’anno poi il gruppo dei fondatori ha fondato la Municipium srl, dove sono impiegate una decina di persone di età media intorno ai 30 anni.
Lo sviluppo continua e a breve verrà rilasciata una nuova versione con nuove funzionalità che semplificheranno la comunicazione, come ad esempio una gestione avanzata delle segnalazioni evidenziando lo stato di queste e la presa incarico da parte del Comune.
Il team peraltro non si ferma perché sta già programmando altre attività per fornire sempre attraverso un’unica applicazione più servizi possibili ai cittadini. “Abbiamo da poco siglato un’importante partnership – conclude Marco Anderle – che ci permetterà di presentare l’app nei prossimi mesi a un vasto numero di enti locali in Italia, con lo scopo di rendere questa esperienza una piattaforma realmente diffusa, tale poter innescare sinergie e collaborazioni anche fra gli enti.”
[Articolo scritto per Techeconomy]