18 Dic
2015

Agricoltura e progetti open source

Tecnologia e agricoltura è un binomio che, seppure è diventato una prassi consolidata, attira sempre una certa curiosità. Questo è il caso di due progetti Oliwes e Agricolus, entrambi sviluppati da TeamDev. Il primo è una piattaforma per il monitoraggio della mosca dell’olivo con cui vengono allertati gli agricoltori al primo insorgere della fitopatia. Il programma permette un campionamento della mosca per singoli territori sulla base di un sistema informativo geografico basato su cloud computing. Attraverso trappole distribuite sul territorio si verifica la presenza della mosca e i dati sullo sviluppo dell’insetto vengono inseriti nel sistema direttamente in campo grazie a una app dedicata o attraverso un sito web. Queste informazioni possono poi essere integrate da dati sul campionamento delle olive che determinano il corretto momento per intervenire. Il secondo progetto, Agricolus, è appunto l’app mobile che permetterà agli agricoltori di consultare i dati del proprio appezzamento (anche tramite l’utilizzo del GPS) per migliorare la conoscenza di un determinato terreno ed avere un supporto tecnico alle decisioni, gestire completamente (consultando e modificando) la scorta fitosanitaria durante la lavorazione in campo, aggiornare il taccuino agricolo con i trattamenti fatti in ciascun campo, ricevere gli aggiornamenti della situazione meteorologica (tramite servizi esterni).

L’idea

TeamDev nasce da un gruppo di amici e professionisti che da molto tempo condividono idee e progetti. I primi a fare il salto imprenditoriale nel 2008 sono stati Andrea Cruciani e Paolo Possanzini, sviluppatori con esperienza decennale in ambito .NET ed allora colleghi di lavoro. Nel 2011 si sono aggiunti a loro Antonio Natale e Marco Porcari diventando partner e arricchendo l’assetto aziendale dell’esperienza GIS.

Attualmente l’azienda, oltre che dai soci, è formata da 14 dipendenti e 5 consulenti esterni con un’età media di 37 anni. Una squadra di lavoro affiatata e multidisciplinare in grado di rispondere in modo efficace alle problematiche di sviluppo e analisi in ambito smart city, ambiente, agricoltura e no-profit.

Per i propri prodotti TeamDev utilizza un mix di tecnologie proprietarie ed in base alle esigenze del cliente. Tuttavia in questi ultimi anni il gruppo di sviluppatori si è gettato a capofitto in progetti di software libero come ci spiega Antonio Natale: “Ci è sempre piaciuto utilizzare una miscela giusta di tecnologie open source e proprietarie per poter rispondere alle esigenze dei clienti nel modo più efficace e soprattutto efficiente. L’approccio di Esri al mondo open è quello che ci piace di più. Abbiamo utilizzato molti prodotti liberi: da quelli più “classici”, come WordPress, a quelli specifici per chi fa sviluppo (come AngularJS). Da un anno ci siamo concentrati su Fiware, una nuova sfida tutta europea. Abbiamo anche creato DensoDB, un nostro database libero NoSql.”

I risultati

Il gruppo TeamDev, entrando nel progetto Fiware, ha potuto sperimentare un altro approccio, trovandovi opportunità sia da un punto di vista tecnologico che culturale. “Poterci confrontare – continua Antonio Natale – con altri Paesi europei e altri sviluppatori, anche attraverso tutoraggi e coaching di alto livello per noi è stato un modo per far crescere l’azienda e accelerare il suo sviluppo. Penso che questa sia la vera forza di una community: arricchire la propria esperienza e contribuire a un progetto tecnologico e di business più ampio.”

Un impegno costante che i soci fondatori ritengono fondamentale perché essere attivi nelle community rafforza le capacità professionali e relazionali di uno sviluppatore.

TeamDev contribuisce sia all’interno dell’ecosistema Fiware sia in quello Esri scrivendo codice e condividendolo tramite GitHub (https://github.com/TeamDev-it, https://github.com/ppossanzini?tab=repositories, http://www.dotnetumbria.org/, https://github.com/teamdev/densodb).

“Lo scorso novembre a Barcellona – continua Antonio Natale – durante lo Smart City Expo, uno degli eventi più importanti del settore, Andrea Cruciani ha fatto supporto tecnico volontario all’interno dello stand di Fiware. Siamo un riferimento per l’Italia anche nell’ambito IoT. Saremo una delle tre aziende nel mondo Fiware a presentare un nostro prodotto sviluppato con il Centext Broker e con Esri al Mobile Word Congress dal 22 al 25 febbraio del 2016. Per noi un grande riconoscimento.”

Il modello di business

Lo schema di business viene scelto di volta in volta in base al progetto o prodotto che viene sviluppato. In particolare per Agricolus e Oliwes è stato utilizzato il white label e il freemium model businees.

Questo approccio al business è stato uno dei frutti portato grazie al mondo del coaching Fiware. Per questo TeamDev ha una sede operativa in un centro imprenditoriale a Copenhagen.

I prossimi passi

Per Agricolus e Olwes è stato attivato un programma di Early Adopter, coinvolgendo diverse aziende agricole, una grande industria del tabacco, un’associazione di produttori dell’olio e alcuni Enti pubblici.

In questo momento il gruppo di sviluppatori sta lavorando ad un nuovo progetto ancora in fase di sviluppo e di cui non si può raccontare molto. Si tratta di WISE Town (dove l’acronimo W.I.S.E. sta per Web Information Stream Enhancer), un prodotto multipiattaforma che mira a raccogliere e catalogare le informazioni riguardanti la città utilizzando i social network (Twitter, Facebook, …), composto da una app mobile specifica ed un portale. Questo progetto mira a lavorare nei contesti di decoro urbano, gestione rifiuti, mobilità pubblica e privata, monitoraggio ambientale, sicurezza pubblica, spazi verdi urbani. Permetterà al cittadino e agli altri attori di effettuare delle segnalazioni geolocalizzate che verranno mandate direttamente all’organo di competenza, che le prenderà in carico per poi gestirle e risolverle nel minor tempo possibile.

“La chiave per andare avanti – conclude Natale – credo sia la continua ricerca di nuove sfide nonché la capacità di guardare alle opportunità che nascono da esigenze nuove o mai soddisfatte. Molto lavoro ma con un approccio umano legato all’economia civile è a nostro avviso una buona combinazione.”